Abbiamo ricevuto tante note, riflessioni, considerazioni di amiche e amici che si interrogano su cosa è possibile fare per non subire il modello di vita dominante, condito di consumo griffato, di relazioni sacrificate, di spiritualità annichilita a favore del possesso dell’ultimo smartphone o della voglia di tendenza. 

Siamo orfani delle sezioni e dei circoli, dell’oratorio e delle comunità, delle maestre/maestri, delle famiglie allargate, dei vicinati. 

Siamo anche orfani della strada, delle cadute e delle risalite, di ciò che ci ha aiutato a crescere nella fisicità della vita e delle sue difficoltà, che sono tutto meno che virtuali.

La velocità e intensità di cambiamento e di “progresso” non consente di elaborare una strategia di difesa. Si sta subendo e basta.

Così subiamo anche la pochezza, l’emigrazione, il degrado culturale, la perdita di memoria e la rassegnazione sul futuro.

Con tutt* abbiamo condiviso che per cambiare qualcosa del futuro, dobbiamo cambiare come Individui e come Comunità

Per costruire qualcosa che vada oltre noi, dobbiamo pensare oltre l’oggi e il domani. Dobbiamo avere radici nei secoli e orientare lo sguardo al pensiero immortale. 

In queste condizioni pensiamo di contribuire a costruire una idea di Sardegna pienamente glocal, che supera sudditanza e provincialismo e si colloca nello scenario dei luoghi che fanno della sostenibilità sociale, della inclusione e coesione, la principale arma per la costruzione di Futuro possibile.

Tra gli scritti ricevuti, a dimostrazione che quanto si sta affrontando oggi non è un problema solo della Comunità isolana e solo di questo momento storico, ci piace pubblicare una composizione di riflessioni tratte da letture internazionali. In calce la citazione dell’autore.

Immortalità

La vita è breve, nondimeno è senza fine. L’anima non perirà, ma a causa della breve stagione di questa vita voi dovreste mietere quanto più potete dell’immortalità.

 Individuo 

Spesso noi continuiamo a soffrire senza fare uno sforzo per cambiare; ecco perché non troviamo pace durevole e appagamento. 

Se noi perseverassimo, saremmo certamente capaci di superare tutte le difficoltà. 

La libertà dell’uomo è definitiva ed immediata, se così egli vuole; essa non dipende da vittorie esterne, ma interne.

Non è l’immettere dall’esterno che dà la saggezza. 

È il potere e il grado della vostra ricettività interiore che determina quanto voi potete ottenere in vera conoscenza, e quanto rapidamente.

 Comunità 

Dobbiamo fare lo sforzo, perché possiamo passare dalla miseria alla felicità, dallo sconforto al coraggio.

Gli uomini di successo sono coloro che hanno sufficiente coraggio da imprimere nella propria mente un progetto indelebile per qualsiasi cosa desiderino costruire o produrre su questa Terra. 

Poi impiegano l’abilità creativa come finanziatore, la forza di volontà come costruttore, l’attenzione minuziosa come carpentiere e la pazienza mentale come operaio, e così realizzano il proprio sogno.

 Futuro

A ciascuno di noi la libera scelta del ruolo che si vuole svolgere nella costruzione del Futuro possibile. 

Libera composizione da scritti del filosofo Paramahansa Yogananda

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