Di Sandro Murtas

“Quando la tua anima è pronta, lo sono anche le cose”.

È questa la frase che mi accompagna in questo nostro piacevole incedere, di Paese in Paese, di Comunità in Comunità, mentre raccontiamo di Futuro e di come possiamo, anzi dobbiamo, (ri)trovarci per costruire quello Possibile.

Non è facile parlare di Futuro quando le cifre distintive del quotidiano sono diventate l’incapacità di sognare, la rassegnazione rispetto alla possibilità di cambiare e la necessità, comunque, di cavarsela e andare avanti.

Invece è fantastico scoprire che, sotto la cenere, il fuoco è vivo. Il sentimento principale nelle Comunità è proprio una rinnovata voglia di sognare, di cambiare, di costruire Futuro, di non mollare. Mai.

All things are ready, if your mind be so
da Enrico V di W. Shakespeare

Sognare

Allora siamo ancora capaci di emozionarci, quando spiriti indomiti tengono viva la capacità di sognare, di concepire qualcosa di più e di diverso per se e per la Comunità. Già, è proprio questo il sogno che illumina, è quello di un Futuro possibile di Comunità. Non solo l’Io, ma il Noi.

Credere

Il mondo cambia, l’economia cambia, i riferimenti vengono meno e si perdono gli elementi che ci legano e uniscono. Ma è proprio nel sogno, che facilmente ci trasporta tra il meglio del passato, la determinazione del presente, e il desiderio del futuro, che possiamo non mollare. Mai.

Siamo capaci di rafforzarci quando il sogno individuale diventa collettivo. In quel momento, proprio in quel momento, si costruisce il Futuro. Siamo capaci di credere che possiamo andare oltre il quotidiano, passo dopo passo possiamo (ri)trovare la strada che conduca la Comunità verso un Futuro accessibile di benessere, di sostenibilità, di partecipazione sociale.

Fare

Allora è l’azione che ci nobilita e ci rende differenti. È il realizzare, è l’impegno, è il sudore del fare. Di quel fare nobile, di visione, di costruzione di Futuro, che chiama a raccolta tutti coloro che sognano e che non si rassegnano.

Lo spirito delle Rocce

Con queste parole, in una notte di pensieri e di coraggio, abbiamo affiancato una splendida Comunità, quella di Buddusò, a (ri)pensare la felicità passata (il periodo d’oro delle cave di granito) per proiettarla nel Futuro possibile. Abbiamo “scavato” nella roccia sino al suo Spirito, sino a “scavare” in noi stessi.

In quel momento, il sogno di Futuro da individuale è diventato collettivo. Arte, Cultura, Innovazione e Partecipazione Sociale, Progetti di Futuro, Sostenibilità ed economia circolare. Ecco, celebrando il granito parliamo di passato, presente e futuro di Comunità.

Tutti noi siamo così, un po’ granito. I sardi sono così, un po’ roccia che si fa casa e approdo, anche per chi non nasce sardo, ma lo diventa. Spirit of Rocks è un titolo che cresce come slogan che va anche aldilà della singola Comunità di Buddusò.

Riabitare la Sardegna, Riabitare Buddusò

Cresce l’idea che non devono esistere i borghi bucolici solo per le gite di pasquetta dei “cittadini”. Si rafforza l’dea che allontanarsi dal Paese deve essere una scelta e non una costrizione. Si consolida nei nostri giovani la volontà di viaggiare, di conoscere, di crescere e, comunque, di tornare. Perché si puo’ essere anche profeti in patria.

Così deve essere costruito il futuro del vivere nei Paesi. Per chi ha piacere, ci troviamo dal 1 al 15 luglio con una serie di iniziative che accompagnano l’idea di Futuro che condividiamo. Il giorno 8 luglio, in particolare, lavoriamo per Riabitare la Bellezza: tra Centro Storico ed Ecosistema del Monte Acuto per parlare, anche, del modello economico che vogliamo.

Senza mollare. Mai.

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